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Lo Chef Piero Roncoroni

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Noi cuochi abbiamo la grande fortuna di avere un lavoro che ci permette di utilizzare tutti i 5 sensi.  

Lavoriamo inoltre con i 4 elementi della natura.

Siamo un collegamento diretto tra contadino e cliente e raccontiamo la storia del prodotto attraverso profumi e sapori.

Possiamo inoltre far cambiare piccole abitudini lanciando forti segnali.

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Come cuoco mi sono sempre piaciute le storie romantiche, storie di luoghi vissuti  

dove rivivere emozioni e ricordi.

Amo e condivido il pensiero di un prodotto coltivato e raccolto con amore e cucinato con le mie mani. 

Prodotto che deve arrivare al cliente suscitando emozione.

Piero Roncoroni

- La mia storia -

Avevo capito che la cucina era il mio mondo quando a 12 anni, in un noto ristorante del Luganese, mi si illuminarono gli occhi davanti a un semplice piatto di gnocchi,

coperto da una luccicante “cloche”.

Da allora sono passati 18 anni, eppure la meraviglia è la stessa. Dopo un buon apprendistato ho avuto la fortuna di lavorare all’estero per ben 10 anni.

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Il mio bagaglio personale e professionale si è arricchito tra fuochi e coltelli di cucine stellate Michelin, dove il duro lavoro e il sacrificio facevano parte della quotidianità. Una carriera cominciata da apprendista a Lugano e arrivata al culmine a Barcellona come capo cucina nel migliore ristorante al mondo specializzato in verdure.

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A metà cammino, un’esperienza mi ha cambiato la vita. Dalle stelle alle stalle. Esatto, nel vero senso della parola. Il destino e la necessità di capire più a fondo il mio mestiere mi hanno portato ad essere contadino. Per un certo periodo mi sono sporcato le mani di terra, ho toccato con mano e capito il grande lavoro che c’è dietro a ogni verdura o prodotto animale.

Ho iniziato a vedere il mio lavoro con altri occhi, più rispettosi verso la materia prima, con un tocco di semplicità in più, senza mai tralasciare la qualità né trascurare la parte estetica di un piatto.

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Si dice che si arriva ad un punto nella vita dove bisogna decidere: rimanere all’estero oppure rientrare in patria. Ho scelto di tornare, sentivo che era il momento di continuare il mio cammino nel mio Ticino, tra la mia gente. È qui che ho deciso di proseguire il mio sogno e aprire il mio ristorante.

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Per rimanere al passo con i tempi trovo indispensabile come cuoco agire e reinventarmi, usando creatività e intuizione, professionalità e curiosità, in modo da trasmettere sicurezza e innovazione. Ma soprattutto offrire al cliente un momento di gioia, di emozione e di condivisione da passare a tavola, in tranquillità e attraverso un buon menu.

- Il mio percorso -

 

 

  • 2016-2019 (3 anni)
     

       Xavier Pellicer (#1 we're smart world,1* Michelin 2017)

     Barcellona, Spagna

     Capo cucina

     www.xavierpellicer.com

 

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  • 2016-2021 (ogni anno varie volte)
     

Fattoria Hans     

Turbenthal, Svizzera     

Contadino     

www.hans-oeco.ch     

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  • 2014-2015 (1 anno)
     

     Abac by Jordi Cruz (*** Michelin)

     Barcellona, Spagna

     Capo Partita

     www.abacbarcelona.com

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  • 2013-2014 (2 anni)
     

     Akelare, Pedro Subijana (*** Michelin)

     San Sebastian, Spagna

     Cuoco, cameriere, aiutante Sommelier

     www.akelarre.net

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  • 2012-2013 (15 mesi)
     

     Esercito Svizzero

     Payerne-Sion, Svizzera

     Sergente Capo Cucina

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  • 2012 (5 settimane)
     

     The Cellars-Hohenort (#1 South Africa 2011)

     Città del Capo, Sud Africa

     Stagista

     www.thecellars-hohenorthotel.com

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  • 2010-2011 (2 anni)
     

     Whatley Manor (** Michelin)

     Malmesbury, Inghilterra

     Commis

     www.whatleymanor.com

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  • 2006-2009 (3 anni)
     

     Villa Castagnola, Arté (1* Michelin)

     Lugano, Svizzera

     Apprendista

     www.villacastagnola.com

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